Ti hanno mai detto “tu sei troppo sensibile!”? oppure tu stessa/o l’ha detto a qualcuno? Beh, lasciami dire che quel “troppo” è un po’ di troppo.
Se sei stata/o tu il destinatario di quella esclamazione, l’avrai percepito come un giudizio negativo nei tuoi confronti, come se avessi qualcosa che non va; se hai pronunciato tu quella frase, forse è perché ti sembrava che un comportamento o una reazione della persona in questione fosse esagerato.
Le Persone Altamente Sensibili (PAS) sono difficili da individuare perché tendono ad essere come un camaleonte per cercare di adattarsi meglio al proprio ambiente. I PAS rappresentano il 15-20% della popolazione e sono spesso definiti paurosi, inibiti, timidi o introversi, ma in realtà nessuno di questi termini è adeguato per descriverli. Basti pensare che, tra i PAS, il 30% è estroverso e ci sono introversi che non sono PAS. E la cosa più sconcertante è che molti PAS inconsapevoli di esserlo pur sentendosi diversi dagli altri, si adattano a tali definizioni inadeguate pur di dare un nome alle proprie “stranezze”.
Caratteristiche delle Persone Altamente Sensibili, chiamate anche con l'acronimo "DOES"(Aron, 2011):
D-Depth = profondità: un PAS processa le informazioni in modo più approfondito, confronta e mette in relazione. Questo può avvenire consapevolmente o inconsapevolmente (in questo caso si parla di intuizione). Sembra che l'area cerebrale connessa a questa caratteristica sia l'insula.
O-Overstimulation = sovrastimolazione: è associato all’attenzione verso i dettagli. A parità di situazione, un PAS percepisce, e quindi elabora, più materiale stancandosi così più facilmente. Un PAS consapevole della propria tendenza a percepire più stimoli cercherà di evitare situazioni che potrebbero essere troppo eccitanti (locali rumorosi, folla, caos), al contrario rischia di “deformarsi”, un po’ come un metallo sottoposto all’azione di una forza. Questa caratteristica può essere confusa con i problemi sensoriali di alcune sindromi (es. autismo).
E-Emotional reactivity = reattività emotiva: stimoli visivi che mostrano scene emotive, sia positive che negative, generano attivazioni cerebrali associate a livelli di empatia maggiori che nei non PAS. L’alta attivazione emotiva sembrerebbe fornire la motivazione per analizzare più in profondità le situazioni, altra caratteristica dei PAS.
S-Sensing the subtle = sensibilità dei processi sensoriali per i dettagli: non ha a che fare con particolari capacità degli organi di senso, ma nell’alta attivazione cerebrale nel processamento delle informazioni provenienti dai sensi; questo porta un PAS ad accorgersi anche di significati nascosti, di sottigliezze che sfuggono alla maggior parte delle persone.
Le reazioni degli altri ai comportamenti di un PAS sono un’importante fonte di informazioni. La stessa Elaine Aron, la ricercatrice che ha individuato questa categoria, è diventata consapevole delle proprie caratteristiche di alta sensibilità dopo un commento ricevuto in seguito alla sua iper-reazione per un intervento medico.
Tuttavia, è bene sapere che essere PAS non è una malattia o un difetto e non rientra nelle categorie diagnostiche dei disturbi mentali, quindi non puoi ricevere una diagnosi di PAS; puoi però utilizzare le informazioni su questo tipo di persone per conoscerti meglio o per aiutarti a comprendere i comportamenti di qualcuno a te caro, evitando il giudizio e cercando di vedere tali caratteristiche come una condizione non scelta dall’individuo, bensì definita dalla nascita, geneticamente, come avere gli occhi azzurri o i capelli ricci. Infatti sembra che siano coinvolte variazioni di geni che influiscono sulla disponibilità di serotonina e dopamina sul cervello, ormoni importanti per la trasmissione dei segnali nervosi.
-Articolo di Daniela Besseghini, agosto 2024-
Bibliografia:
Elaine N. Aron (1996), The Highly Sensitive Person. Electronic edition.